Hermann Finsterlin

Hermann Finsterlin
Hermann Finsterlin

Tratto da una autobiografia.

“Ripresi contatto con il mondo esterno a causa di una esposizione di artisti sconosciuti, pubblicata da Walter Gropius su un giornale che leggevo “per caso”. In quel periodo soffrivo di una strana avversione inesplicabile per l’abitare in cubi, per superfici piane ed angoli e per le casse da oggetti domestici, alias mobili. Nello svegliarmi e nel fantasticare il mio sguardo si rifiutava d’essere rimbalzato da muri orizzontali e verticali, voleva invece essere lisciato da forme complicate, simili a quelle delle caverne perfette o ad organi giganteschi dei miei sogni, da un mondo ricco, vitale eccitante, simile a quello offerto giornalmente ed esclusivamente – e soltanto in apparenza un caleidoscopio amorfo – dalla montagna”.

Per il movimento Espressionista tedesco ho trovato alcune pagine web che parlano di Bruno Taut: e ziggy.c.u-tokyo.ac.jp (dove sono in mostra le sue tavole sull’architettura alpina) consigliandovi comunque di aprofondire l’argomento con la visione del libro “L’architettura dell’espressionismo” di F. Borsi e G. K. Koenig da cui ho ricavato questo estratto su Hermann Finsterlin

Qualche riflessione dell’ autore sull’architettura di cristallo di Bruno Taut partendo dalla domanda di uno studente di architettura.

Da leggere l’articolo di Ada Francesca Marcianò “Per sconfiggere la notte della terra” sulle aspirazioni universalistiche delle avanguardie artistiche.

Fondamentale l’apporto del movimento Olandese”De Stijl” capeggiato da Theo van Doesburg in una monografia di “archINFORM” utilissimo sito di ricerca in architettura. Non dimenticate comunque di visionare il libro “De Stijl” di Giovanni Fanelli, edizioni Laterza.

matita

Un pensiero deve andare al grande Bruno Munari (firma) da giovane appartenente al movimento Futurista. Merita una lettura il suo libro “Design e comunicazione visiva”.

Da leggere la relazione di Bruno Zevi Paesaggistica e grado zero della scrittura architettonica inviataci da Sandro Lazier, una serie di appunti di viaggio sull’architettura moderna.

Di Sandro Lazier il “giornale di critica dell’architettura”

Lascia un commento